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PTOF - Linee Guida 2022-2​5

Al Collegio dei Docenti
 della Scuola Secondaria di I Grado “Federico Albert”
Lanzo Torinese – Via Don Bosco 47

 
  E p.c. al Consiglio di Istituto
Alle famiglie degli allievi
All’Albo della Scuola e sul sito web

  “Cultura, scuola e persona sono inscindibili… ‘Voglio apprendere a vivere’: questa frase rimarca l’importanza vitale della formazione sia da un punto di vista di umanità che di cittadinanza perché, per risolvere i problemi fondamentali dell’uomo, è necessaria un’alleanza educativa tra cultura umanistica e cultura scientifica. Una mancanza di congiunzione tra le due infatti non può servire a un’adeguata maturazione morale e spirituale…. Una conoscenza priva di contestualizzazione è una conoscenza povera. Come fare a riunire i saperi delle varie discipline? Serve un pensiero complesso che permetta di unire ciò che è separato. Oggi serve un nuovo umanesimo… Come apprendere a vivere? La conoscenza non si ha con la frammentazione ma con l’unione. È necessaria una riforma della conoscenza del pensiero, un nuovo umanesimo globale che sappia affrontare i temi della persona e del pianeta. I giovani oggi si sentono persi, non trovano le ragioni dell’essere. Durante la seconda guerra mondiale i ragazzi dovevano resistere al nazismo, divennero partigiani, contribuirono a liberare le loro vite e le loro nazioni. E oggi? Oggi i giovani sono chiamati ad affrontare un compito ancora più ampio: la salvezza del genere umano. Hanno una missione grande davanti a loro e dobbiamo educarli ad apprendere e a maturare una conoscenza adeguata ad assolvere a questo compito fondamentale a cui sono chiamati”.  

Edgar Morin, “Insegnare a vivere”

ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO AL COLLEGIO DOCENTI PER LA STESURA DEL PTOF 2022/2025

Il Dirigente Scolastico

VISTO l’art. 3, comma 4, del DPR275/99, come modificato dall’art. 1, comma 14, della legge 107/2015;
  1. le istituzioni scolastiche predispongono entro il mese di ottobre il Piano triennale dell’offerta formativa;   
  2. il Piano deve essere elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico;   
  3. il Piano è approvato dal Consiglio d’Istituto;
  4. il Piano viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;
  5. una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;
  6. il Piano può essere rivisto annualmente entro ottobre 

TENUTO CONTO degli esiti dell’autovalutazione di istituto e, nello specifico, dei punti di forza e delle criticità emerse dal Rapporto di Autovalutazione (RAV) , e delle piste di miglioramento e potenziamento, da sviluppare nel Piano di Miglioramento inteso come parte integrante del Piano Triennale  dell’offerta formativa;      

CONSIDERATA la necessità di realizzare pratiche di insegnamento sempre più orientate allo sviluppo di competenze di base, disciplinari e trasversali;   

ATTESO CHE l’intera comunità professionale docente è coinvolta nella contestualizzazione didattica delle ultime Indicazioni Nazionali per il curricolo che orientano verso l’innovazione delle pratiche didattiche;   

RITENUTO che l’intera comunità professionale debba agire nel comune intento di ricercare e sperimentare modalità e strategie efficaci per realizzare il successo formativo di tutti gli alunni, anche titolari di bisogni educativi speciali;   

DEFINISCE

I seguenti indirizzi generali per l’attività della scuola, in base ai quali il Collegio docenti elaborerà il Piano triennale dell’offerta formativa – triennio 2022-2025.   

Nell’elaborazione del PTOF triennale si dovrà tenere conto delle macroaree:

e  le aree di intervento da focalizzare:

Alla luce dei bisogni emersi nei due precedenti anni scolastici e nell’incertezza che il futuro presenta, ecco alcune aree di intervento sulle quali si porrà particolare attenzione:

Il PTOF dovrà  quindi permettere  alla  scuola di raggiungere le finalità di seguito descritte:   

  1. Mirare alla costruzione di un percorso scolastico in cui ogni alunno/a, con il proprio  patrimonio unico di caratteristiche e potenzialità, possa sentirsi accolto e felice di essere a scuola e di imparare, curioso di conoscere e capace di appassionarsi al Mondo;  
  2. pianificare un’offerta formativa triennale coerente con gli obiettivi di apprendimento e i traguardi per lo sviluppo delle competenze, attesi e fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 e con le esigenze del contesto territoriale e con le istanze particolari dell’utenza della scuola;   
  3. finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative  al contrasto della dispersione scolastica e di ogni forma di discriminazione, al potenziamento dell’inclusione scolastica e alla realizzazione del diritto al successo formativo di tutti gli alunni, alla valorizzazione del merito e delle eccellenze;
  4. orientare i percorsi formativi al potenziamento delle competenze chiave linguistiche, matematico- logiche, scientifiche e digitali, allo sviluppo di competenze sociali e civiche e di cittadinanza per favorire comportamenti responsabili e pensiero critico; al potenziamento delle competenze nei linguaggi non verbali (musica, arte e immagine, educazione fisica, tecnologia), e a quelle relative alla religione cattolica/alternativa.
  5. prestare massima attenzione alla cura educativa e didattica speciale per gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti e /o comportamenti, difficoltà  legate a deficit, disturbi, situazioni di svantaggio o a superdotazione cognitiva; prestare attenzione ai vissuti  e alla provenienza geografica e culturale dei singoli alunni in difficoltà, attivando didattiche individualizzate e personalizzate, nel rispetto della normativa vigente e nel dialogo collaborativo con le famiglie, in un’ottica interculturale;
  6. promuovere l’orientamento formativo e scolastico, a partire da programmazioni di classe che prevedano esperienze e contenuti volte all’autonomia di scelta e alla capacità di orientamento degli alunni - affiancandovi azioni progettuali strutturate per la  continuità educativa per tutti gli alunni, in particolare per gli studenti delle classi “ponte”;
  7. ampliare l’offerta formativa curricolare con una progettualità di qualità, coerente, ragionata e non dispersiva, che sia ancorata al curricolo scolastico, alle aree progettuali individuate dal collegio docenti, al piano di miglioramento e utilizzi il più possibile -laddove presente, e compatibilmente alle risorse finanziarie a disposizione della scuola - il personale interno qualificato, contenendo l’eventuale supporto economico delle famiglie;
  8. promuovere l’innovazione delle metodologie didattiche, attraverso:

    - lo sviluppo di azioni, didattiche e di aggiornamento, che consentano lo sviluppo e il radicamento della cultura e della prassi del curricolo verticale;

    -  la diffusione di progettazione/programmazione e valutazione per competenze , così come prevista dalle Indicazioni Nazionali   che utilizzino e valorizzino esperienze educativo-didattiche centrate su apprendimento cooperativo e metacognitivo, problem solving,   laboratorio, valutazione orientativa e formativa, etc.;

    -    la creazione di spazi di confronto nell’ambito degli organi collegiali nei quali sia possibile il dialogo professionale tra docenti della stessa disciplina o stesso ambito, della stessa classe, dello stesso   ordine, di ordini di scuola diversi;

    -    l’impegno in attività di ricerca-azione e/o di formazione e di condivisione/ scambio/ documentazione di buone pratiche all’interno dell’istituto;

    -    il miglioramento dell’ambiente di apprendimento inteso come insieme di luoghi, mo