“Cultura, scuola e persona sono inscindibili… ‘Voglio apprendere a vivere’: questa frase rimarca l’importanza vitale della formazione sia da un punto di vista di umanità che di cittadinanza perché, per risolvere i problemi fondamentali dell’uomo, è necessaria un’alleanza educativa tra cultura umanistica e cultura scientifica. Una mancanza di congiunzione tra le due infatti non può servire a un’adeguata maturazione morale e spirituale…. Una conoscenza priva di contestualizzazione è una conoscenza povera. Come fare a riunire i saperi delle varie discipline? Serve un pensiero complesso che permetta di unire ciò che è separato. Oggi serve un nuovo umanesimo… Come apprendere a vivere? La conoscenza non si ha con la frammentazione ma con l’unione. È necessaria una riforma della conoscenza del pensiero, un nuovo umanesimo globale che sappia affrontare i temi della persona e del pianeta. I giovani oggi si sentono persi, non trovano le ragioni dell’essere. Durante la seconda guerra mondiale i ragazzi dovevano resistere al nazismo, divennero partigiani, contribuirono a liberare le loro vite e le loro nazioni. E oggi? Oggi i giovani sono chiamati ad affrontare un compito ancora più ampio: la salvezza del genere umano. Hanno una missione grande davanti a loro e dobbiamo educarli ad apprendere e a maturare una conoscenza adeguata ad assolvere a questo compito fondamentale a cui sono chiamati”.
Edgar Morin, “Insegnare a vivere”
TENUTO CONTO degli esiti dell’autovalutazione di istituto e, nello specifico, dei punti di forza e delle criticità emerse dal Rapporto di Autovalutazione (RAV) , e delle piste di miglioramento e potenziamento, da sviluppare nel Piano di Miglioramento inteso come parte integrante del Piano Triennale dell’offerta formativa;
CONSIDERATA la necessità di realizzare pratiche di insegnamento sempre più orientate allo sviluppo di competenze di base, disciplinari e trasversali;
ATTESO CHE l’intera comunità professionale docente è coinvolta nella contestualizzazione didattica delle ultime Indicazioni Nazionali per il curricolo che orientano verso l’innovazione delle pratiche didattiche;
RITENUTO che l’intera comunità professionale debba agire nel comune intento di ricercare e sperimentare modalità e strategie efficaci per realizzare il successo formativo di tutti gli alunni, anche titolari di bisogni educativi speciali;
I seguenti indirizzi generali per l’attività della scuola, in base ai quali il Collegio docenti elaborerà il Piano triennale dell’offerta formativa – triennio 2022-2025.
Nell’elaborazione del PTOF triennale si dovrà tenere conto delle macroaree:
e le aree di intervento da focalizzare:
Alla luce dei bisogni emersi nei due precedenti anni scolastici e nell’incertezza che il futuro presenta, ecco alcune aree di intervento sulle quali si porrà particolare attenzione:
Il PTOF dovrà quindi permettere alla scuola di raggiungere le finalità di seguito descritte: